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Infinity Mirror Room di Yayoi Kusama al Palazzo della Ragione

L’artista giapponese, definita “avventuriera del contemporaneo” è uno dei principali eventi culturali di Bergamo del 2023, con decine di migliaia di biglietti già venduti in anticipo

Una delle mostre più attese dell’anno è l’Infinity Room di Yayoi Kusama, a Bergamo. La mostra, intitolata ‘Infinito Presente’, è uno dei principali eventi culturali di Bergamo del 2023, con decine di migliaia di biglietti già venduti in anticipo. Sono passati quasi cinquant’anni da quando Yayoi Kusama ha portato illegalmente alla Biennale di Venezia del 1966 il suo Narcissus Garden, composto da millecinquecento sfere luccicanti in vendita, creando uno specchio sorprendente e provocatorio. Ora, la sua stanza infinita al Palazzo della Ragione di Bergamo non punta a provocare, ma piuttosto a lenire e consolare, grazie alla superficie riflettente che la riveste. Fireflies on the Water, un “cubo magico” del 2022 progettato per il Whitney Museum e appartenente alla serie delle Infinity Mirror Room, rappresenta un nuovo omaggio all’artista giapponese. Nonostante attenui il messaggio più potente delle prime opere, questa mostra segna uno dei momenti più significativi dell’anno per Bergamo, che condivide il titolo di Capitale della Cultura con Brescia. La mostra ‘Infinito Presente’ ha già venduto decine di migliaia di biglietti in poche settimane, tanto che il Comune ha dovuto prolungare la durata di due mesi (rimangono solo 6.000 ingressi disponibili), diventando un fulmine per le iniziative culturali di Bergamo nel 2023.
L’allestimento
La mostra dell’artista giapponese molto popolare, definita “avventuriera del contemporaneo” dal curatore Stefano Raimondi, è stata allestita da Maria Marzia Minelli con un percorso introduttivo che illustra i punti chiave della sua ricerca. Il corridoio “white cube” con foto e informazioni stimola i visitatori a dirigersi verso la stanza delle meraviglie, l’unica “vera opera” in mostra. All’interno, si trova un ambiente buio rivestito di specchi e “appoggiato” sull’acqua. I visitatori, confinati su una piattaforma, possono osservare la notte punteggiata di luci, che evocano una dimensione contemplativa e malinconica, ricordando le stelle di Gian Maria Tosatti del Padiglione Italia 2022. Tuttavia, il tempo concesso nella stanza specchiata è di soli un minuto, giusto il tempo per scattare un selfie, secondo i primi visitatori. L’opera è inevitabilmente un oggetto di desiderio per essere condivisa su Instagram.

Prorogata a marzo fin da subito
“Di solito si proroga una mostra alla fine dell’esposizione, ma qui abbiamo dovuto farlo prima ancora di iniziare: siamo arrivati da metà gennaio a fine marzo, anche con orari prolungati, per permettere ai visitatori di godersi l’opera da soli, come dovrebbe essere”, ha commentato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori durante l’inaugurazione. La mostra nel cuore della Città Alta è un successo di pubblico e di visibilità. “Bergamo sta diventando sempre più conosciuta da un pubblico ampio e internazionale, attirando turisti con un preciso interesse culturale e portandoli a scoprire tutti gli altri luoghi culturali della città”, ha sottolineato l’assessora alla Cultura Nadia Ghisalberti. La città offre molto, soprattutto in questo periodo: “La mostra fa parte del grande Festival ArtDate, che per la prima volta coinvolge anche Brescia in una grande festa di arte contemporanea, con aperture di studi e collezioni private, come quella di Massimo Minini”, ha ricordato Raimondi, invitando a scoprire queste opportunità per evitare che “Kusama finisca per inglobare tutto”. La mostra, che è accessibile anche alle persone sorde, offre laboratori per famiglie e studenti e visite aziendali concordate. Tuttavia, c’è il rischio che diventi solo un trofeo luccicante, perdendo di vista il suo significato chiave legato alla luce e alla speranza. Anche in un’ottica di rinascita post-Covid, come scrive la stessa Kusama alla fine del percorso al Palazzo della Ragione: “In questo contesto storico minaccioso, una breve esplosione di luce indica il futuro. Cantiamo con gioia per un futuro splendido. Andiamo!”.

Sibilla Panfili

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