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A Firenze Splendori celesti come omaggio al saggiatore di Galileo

La mostra, curata da Filippo Camerota, è un vero e proprio viaggio spazio-temporale che ripercorre l’evoluzione dell’osservazione del cielo da Galileo alle onde gravitazionali

L’ex dormitorio di Santa Maria Novella a Firenze, ospita fino al 17 marzo 2024, la mostra “Splendori celesti”. L’esposizione è stata promossa dal Museo Galileo e resa possibile grazie alla collaborazione con EGO-European Gravitational Observatory per rendere omaggio al Saggiatore di Galileo, che quest’anno compie i suoi 400 anni. La mostra, curata da Filippo Camerota, appare agli occhi dello spettatore come un vero e proprio viaggio spazio-temporale che ripercorre l’evoluzione dell’osservazione del cielo partendo dalle scoperte di Galileo arrivando fino alle onde gravitazionali.
Le osservazioni contenute all’interno del Saggiatore che pongono l’elemento dell’osservazione e della sperimentazione come pilastri fondamentali della ricerca, sono le basi che ci hanno permesso di sviluppare la scienza moderna, come la conosciamo oggi. La mostra, attraverso un approccio innovativo, ripercorre i punti salienti della rivoluzione scientifica innescata dal nuovo sguardo sull’universo che lo studio di Galileo aveva svelato. Queste scoperte, destinate a cambiare radicalmente la concezione geocentrica del sistema solare, hanno favorito l’ipotesi copernicana, conducendoci fino ai moderni telescopi spaziali .
Il percorso espositivo prosegue dunque attraverso l’occhio dei satelliti (Hubble e James Webb) e i rivelatori di onde gravitazionali come Virgo, strumenti grazie ai quali abbiamo potuto esplorare lo spazio in lungo e in largo. La sezione finale invece è dedicata a tre osservatori astronomici costruiti da artisti contemporanei che trasformano l’osservazione del cielo in un’esperienza estetica e sensoriale. Gli “splendori celesti” sono quindi come si legge nella dedica a papa Urbano VIII, le comete e di conseguenza, ieri per Galileo e oggi per noi, rappresentano i nuovi mondi che la scienza ci permette di vedere ogni giorno con occhi sempre nuovi.

Viola De Colombi Bosetti

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