È quanto emerge dall’analisi del Cipnes Gallura. Sono nove i giganti ormeggiati vicino alla costa. Quattro hanno bandiera americana

Con l’inizio dell’estate arrivano finalmente i grandi yacht. Tra l’1 e il 3 giugno nella zona di Porto Cervo sono stati avvistati superyacht per un valore di 600 milioni di dollari. A stabilirlo è l’analisi periodica della Comunicazione e Centro Studi del Cipnes Gallura su dati Marine Traffic e Superyachtfan. Uno studio che si focalizza sui flussi delle barche che passano lungo le zone più frequentare della Gallura in questa prima fase della stagione 2024.

Su 9 superyacht, ben 4 appartengono a investitori degli Stati Uniti, confermando e consolidando la tendenza sulla crescita del mercato americano a Porto Cervo. Sempre di più gli americani hanno colto il potenziale di una desetinazione così esclusiva come Porto Cervo che grazie al suo valore nel mercato è riuscito a intercettare turisti e investitori da tutto il mondo in cerca di lusso, piacere e benessere durante il soggiorno.

I quattro statunitensi segnalati fin qui sono, incrociando i dati di Marine Traffic e del sito superyachtfan.com, Mohammed Abu-Ghazaleh, CEO del gruppo Dal Monte, con il Maraya (54 metri e valore di 35 milioni; Charles Simonyi, creatore della suite di Microsoft Office, con lo Skat (71 metri, valore di 60 milioni); Leo Vecellio, proprietario di una società di costruzioni della Florida, con il Lady Kathryn V (62 metri, valore di 60 milioni); Eddie Lampert, fondatore e CEO di ESL Investments, con il Fountainhead (88 metri, valore di 130 milioni).

Fra gli italiani, si registra la presenza di Regina d’Italia, il superyacht da 65 metri e 60 milioni di valore di Stefano Gabbana.

Un superyacht di 90 metri lascia sul territorio 40.302 euro al giorno. Il che significa che se un imbarcazione attracca a Poro Certo porta con sé innumerevoli benefici sull’economia e l’occupazione dei territori in cui ormeggiano, come illustrato nello studio di Cipnes e UniOlbia.

Riccardo Lo Re

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CS Journal è la voce ufficiale del Consorzio Costa Smeralda, edito per i propri associati e per l’indotto turistico che ogni anno affolla le aree consortili di Porto Cervo. Un magazine formato tabloid che valorizza l’identità del Consorzio e tutte le realtà del territorio.