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A Torino nasce la prima Città dell’Aerospazio

Sarà un grande polo per la ricerca e lo sviluppo di sistemi e tecnologie spaziali, Nei giorni scorsi la posa della prima pietra

Negli ultimi anni l’interesse nei confronti dei “misteri” e delle potenzialità dello spazio è cresciuto esponenzialmente. Non solo da parte degli Stati di tutto il mondo che lo vedono come chiave strategica di sviluppo e di predominio geopolitico, ma anche da parte delle persone comuni che sempre di più seguono con curiosità le missioni degli astronauti come Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano. L’Italia ormai da anni gioca un ruolo da protagonista in questa corsa alle conquiste “spaziali” grazie anche all’Agenzia Spaziale Italiana che ha portato a termine numerosi progetti di ricerca scientifica anche con importanti missioni “extra terrestri” e a Leonardo, ex Finmeccanica, azienda italiana leader nel settore dello sviluppo di sistemi aerospaziali e di sicurezza. In quest’ottica nasce oggi la Città dell’Aerospazio a Torino. Negli scorsi in giorni infatti alla presenza del ministro Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza, Gilberto Pichetto Fratin, del AD di Leonardo, Roberto Cingolani. Del presidente dell’ASI Teodoro Valente, dal presidente della Camera di Commercio di Torino, Dario Gallina e del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio è stata posata la prima pietra nel nucleo industriale di Leonardo di Corso Francia/Corso marche a Torino. L’obiettivo è quello di creare un grande polo per la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie spaziali. «Sono lieto di tornare di nuovo a Torino dopo aver partecipato all’inaugurazione della mostra dell’ASI ‘Exploring Moon To Mars’ proprio la scorsa settimana – ha dichiarato il presidente dell’ASI Teodoro Valente – la città e la Regione Piemonte hanno una grande capacità riconosciuta a livello nazionale e internazionale nel campo dell’aerospazio, con università, centri di ricerca e aziende e start-up. Già dal 1997, grazie al Memorandum of Understanding ASI – NASA, le realtà locali hanno permesso di realizzare tre moduli della Stazione Spaziale Internazionale e ci sarà un contributo rilevante da parte delle stesse anche per le attività del programma Artemis. Queste realtà rappresentano un ecosistema che costituisce un fiore all’occhiello per il Sistema Italia». Il progetto vede in prima battuta la creazione di laboratori congiunti presso il Fabbricato 37 di Corso Marche. Questi ultimi saranno orientati allo sviluppo di tecnologie innovative di interesse competitivo industriale, stimolando l’interesse di PMI e start-up.Thales Alenia Space sfrutterà le sinergie di questi laboratori per testare i sistemi che verranno utilizzati nel corso delle prossime missioni spaziali in orbita bassa terrestre, sulla Luna e su Marte.

Davide Mosca

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