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Al di là delle nuvole, opere e poesie in una mostra da non perdere

L’inaugurazione dell’esposizione curata da Roberta Vanali è prevista 9 novembre al Temporary Storing della Fondazione Bartoli Felter

Arte e poesia in un’unica grande mostra. Un progetto Al di là delle nuvole citando il titolo dell’esposizione in programma al Temporary Storing della Fondazione Bartoli Felter di Cagliari. Il prossimo 9 novembre la curatrice Roberta Vanali vi porterà alla scoperta delle opere pittoriche di Alfredo Tanchis e le poesie di Aldo Tanchis raccolte nella pubblicazione La Nuvolaglia, recitate da Michela Atzeni durante il vernissage.

Prima di entrare in questo labirinto fatto di colori e parole in versi, è giusto prima di tutto conoscere il motivo che ha portato alla realizzazione della mostra. Nel descrivere le opere dell’artista Roberta Vanali pone tutta la sua attenzione sullo stile, «un processo prettamente istintivo innescato dalle prime pennellate sulla superficie, secondo un progetto inizialmente occulto dal quale l’artista si lascia inevitabilmente attrarre, il modus operandi di Alfredo Tanchis, che segue l’impeto del momento creativo con l’entusiasmo di un neofita».
Il colore e il segno di ogni pennellata porta con sé innumerevoli significati riconducibili in due soggetti privilegiati come il paesaggio e l’uomo, offrendo una riflessione sulla condizione dell’esistenza umana di fronte all’immensità della natura, imponente e immutabile. «Quella natura dominante che sovrasta l’uomo rendendolo impotente e come tale si rifà alla seducente fascinazione della pittura nordica che da Turner, passando per Friedrich e Nolde giunge al Gruppo Co.Br.A fino ad arrivare a Gerhard Richter. Poiché Sublime è il senso di sgomento che l’uomo prova di fronte alla grandezza della natura sia nell’aspetto pacifico, sia ancor più, nel momento della sua terribile rappresentazione, quando ognuno di noi sente la sua piccolezza, la sua estrema fragilità, la sua finitezza, per dirla con Kant».
Per la curatrice è importante porre l’accento sull’approccio pittorico di Alfredo, «potente e grandioso come la magnificenza della natura. Natura suggestiva e malinconica fatta di cieli plumbei, distese infinite di acque ribollenti, lembi di terra che emergono dal nulla, masse rocciose che s’impongono allo sguardo e dove il silenzio e la notte sono improvvisamente squarciati da macchie di colore che lentamente si trasformano in vortici. Immagini trasfigurate del cosmo dalla drammatica forza espressiva dove cielo e nuvole la fanno da protagonisti talvolta fagocitando il resto della rappresentazione».
Al di là delle nuvole ha inoltre un piccolo riferimento cinematografico. Il titolo deriva da uno celebre film del 1995 diretto da Michelangelo Antonioni, con la collaborazione di Wim Wenders, ed è un’iniziativa che si basa su una serie di opere pittoriche di Alfredo Tanchis accompagnate dalla pubblicazione del libro di poesie “Nuvolaglia” di Aldo Tanchis, corredato da tavole dello stesso Alfredo in un equilibrio perfettamente armonico che ammalia e seduce.
Roberta Vanali non ha dubbi sulle qualità artistiche di Alfredo Tanchis: «La sua pittura scava a fondo nell’esistenza umana attraverso la materia pulsante che improvvisamente irrompe. Veloci pennellate, spesso grumose, altre tortuose individuano presenze mentre la luce attraversando irruente la superficie rivela inattese dissolvenze che determinano variazioni ritmiche e strutturali del colore. In un lento processo espressivo che sottende una profonda manipolazione del visibile per esternare i controversi aspetti umani e sociali. Con quella sensibilità e capacità intuitiva libera da schemi mentali e la profonda attitudine alla sperimentazione che gli consentono di vedere e restituire l’oltre, così come il poeta veggente di Rimbaud che ha la missione di guidare gli uomini».

Riccardo Lo Re

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