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Al museo civico di Arzachena in arrivo nuovi reperti storici

Le parole del vice presidente del Consorzio Costa Smeralda e CEO di Smeralda Holding intervenuto a Porto Cervo

Che la storia sia in continua evoluzione è un dato di fatto. La mostra “Il tempo ritrovato. Patrimonio archeologico di Arzachena dal Neolitico a Roma” inaugurata ad aprile 2022 nel Museo Civico Michele Ruzittu di Arzachena si arricchisce di altri due reperti che saranno a disposizione dei visitatori con la nuova presentazione del catalogo realizzato dal Comune per la mostra. Una piccola anteprima ci sarà sabato 15 giugno, alle 17:30, dove allo Spazio Nexus in via San Pietro ad Arzachena sarà annunciata questa iniziativa al pubblico.

Il progetto è stato possibile grazie alla delegata alla Cultura Valentina Geromino, dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro e alla società municipalizzata Ge.se.co. Arzachena surl cui è stata affidata la gestione del museo.

L’allestimento per l’occasione è stato curato da Silvia Ricci con il supporto di Alba Canu sotto la direzione scientifica di Rubens D’Oriano prima e di Gabriella Gasperetti. Ciò ha consentito di esporre interessanti manufatti che raccontano gli aspetti sociali, economici e rituali delle antiche comunità che, a partire da circa 6.000 anni fa, hanno vissuto nel florido territorio di Arzachena. L’attenzione si concentra in particolar modo sulla vita in epoca Nuragica grazie ai numerosi e preziosi reperti rinvenuti nel complesso La Prisgiona, a cui è dedicata un’intera sala. Ma non saranno i soli a essere messi in mostra durante l’esposizione. A questi vanno aggiunti un bracciale decorato in bronzo di età Nuragica recuperato in località Funtana di la Idda, nei pressi di Monti Canu, e un’anfora da trasporto di età Romana Imperiale rivenuta sulla spiaggia di Porto Paglia, nelle vicinanze del villaggio di Porto Cervo. Tutto questo sarà raccolto in un catalogo che racchiude il percorso espositivo al Museo civico Ruzittu sulla storia millenaria di Arzachena. Un viaggio a tappe tra i 200 reperti provenienti da diversi contesti abitativi, funerari e culturali.

I testi introduttivi sono stati realizzati dalla Soprintendenza grazie a Gabriella Gasperetti, funzionaria archeologa, e a Alessandra Carrieri, funzionaria restauratrice. Silvia Ricci, archeologa libera professionista, consulente per la Ge.se.co., si è focalizzata sui testi e le schede dei reperti, mentre della stesura della prefazione, invece, si è occupato pensato Bruno Billeci, professore associato di Restauro del Dipartimento di Architettura, design e urbanistica dell’Università degli Studi di Sassari, già Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Sassari e Nuoro.  La mostra resterà aperta fino al 2026.

Riccardo Lo Re

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CS Journal è la voce ufficiale del Consorzio Costa Smeralda, edito per i propri associati e per l’indotto turistico che ogni anno affolla le aree consortili di Porto Cervo. Un magazine formato tabloid che valorizza l’identità del Consorzio e tutte le realtà del territorio.