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architettura Costa Smeralda

L’architettura che esalta la bellezza della natura

Linee morbide e materiali ricercati: l’inconfondibile stile inventato dagli architetti del principe Aga Khan è come un marchio di fabbrica

Le linee sono morbide, i colori mai accesi, i materiali sono i più ricercati. Fare due passi in Costa Smeralda è come sfilare in una galleria d’arte di assoluto prestigio. Le forme di ville, boutique e alberghi sono tratti inconfondibili che da sempre contraddistinguono la destinazione. Perché l’architettura, in Costa Smeralda, è la materia regina su cui si basa quel sogno che, quasi sessant’anni fa, diede vita a una delle mete turistiche più belle ed esclusive al mondo. E tutto questo, naturalmente, nel pieno rispetto dell’ambiente circostante. In Costa Smeralda l’architettura non intacca le bellezze naturali ma si sviluppa in piena armonia con la vegetazione, le trasparenze del mare e le evoluzioni del granito. Merito soprattutto del principe Karim Aga Khan, il padre della Costa Smeralda, che per dare forma e sostanza alla sua creatura volle con sé i migliori architetti in circolazione. Con la nascita del Consorzio Costa Smeralda, nel 1962, venne infatti istituito il Comitato di architettura, che ancora oggi esamina qualsiasi tipo di progetto all’interno delle aree consortili. Il principe, per progettare la sua Costa Smeralda, ingaggiò quindi architetti e urbanisti di indiscussa fama, come Jacques Couëlle, Michele Busiri Vici, Luigi Vietti, Antonio Simon Mossa e Raymond Martin. Il risultato è uno stile unico, nuovo, ben codificato, raffinato, omogeneo e molto mediterraneo, con uno sguardo alla tradizione costruttiva locale. Le linee delle strutture sono morbide. E tra i materiali utilizzati ci sono anche il ginepro e il granito, che impreziosiscono le opere di Porto Cervo e dintorni. Lo stile Costa Smeralda è così come un marchio di fabbrica: lo si può riconoscere tra mille e appare come la perfetta sintesi tra le sensibilità e gli stili diversi dei primi architetti. E per scoprirlo basta soltanto andare in Costa Smeralda e guardarsi attorno, perché ogni costruzione è stata costruita secondo i canoni elaborati e difesi dal prestigioso Comitato del Consorzio. Il borgo di Porto Cervo, con la piazza, l’Hotel Cervo, le boutique e le residenze private, è l’esempio classico dello stile nato in Costa Smeralda. Poi c’è il leggendario Hotel Cala di Volpe, il più famoso di tutti. E ancora l’Hotel Pitrizza, l’Hotel Romazzino, l’Hotel Luci di la Muntagna. Senza dimenticare la chiesa di Stella Maris, che domina la Marina di Porto Cervo, e tutte quelle iconiche ville che ben si nascondono tra la fitta vegetazione, a pochi passi dal mare.

Dario Budroni

Ph Marcello Chiodino

Article by Dario Budroni

CS Journal è la voce ufficiale del Consorzio Costa Smeralda, edito per i propri associati e per l’indotto turistico che ogni anno affolla la Costa Smeralda. Un magazine formato tabloid che valorizza l’identità del Consorzio e tutte le realtà del territorio.