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Buon viaggio Euclid! Una missione lunga sei anni

Il telescopio dell’Agenzia Spaziale Europea partirà da Cape Canaveral il 1° luglio per una missione di 6 anni alla scoperta della Materia oscura

Come si è formato l’universo? E come riesce ad espandersi? A questi ed altri interrogativi cercherà di rispondere Euclid, il nuovo telescopio messo a punto dall’Agenzia Spaziale Europea, che si sta preparando in queste ultime ore ad affrontare il suo viaggio più importante. Il 1° luglio il telescopio partirà alla volta dello spazio dalla piattaforma di lancio di Cape Canaveral (Florida) con l’obiettivo di gettare una nuova luce sull’espansione dell’universo e sull’origine della materia oscura. Per fare ciò Euclid esaminerà le galassie a diverse distanze dalla Terra, osservando per 6 anni un’area pari ad un terzo del cielo e mappando la distribuzione tridimensionale di circa due miliardi di galassie.

Euclid misura 4,7 metri di altezza e 3,7 metri di diametro, mentre la lente del telescopio è di 1,2 metri. La memoria interna di 4 terabit permetterà di immagazzinare i dati raccolti durante la missione. Euclid sarà lanciato sfruttando un vettore Falcon 9 progettato dall’agenzia spaziale privata Space X dell’imprenditore Elon Musk. Inoltre, la missione vede il coinvolgimento di diversi partner internazionali e riunisce circa 2 mila scienziati suddivisi in 300 laboratori di 17 diversi paesi tra Europa (tra cui anche l’Italia), Stati Uniti, Canada e Giappone.

Tutti i dati raccolti aiuteranno a comprendere meglio l’espansione dell’universo e l’evoluzione della sua struttura nel corso del tempo, la gravità e la natura di energia e materia oscure, “entità misteriose” che costituiscono circa il 95% dell’universo ma di cui ancora sappiamo troppo poco. «Ci siamo, dopo 12 anni di sviluppo tecnico e preparazione scientifica, e ora ci stiamo muovendo verso la seconda fase della missione che ci dirà qual è la vera natura dell’energia oscura» ha dichiarato Yannick Mellier, Consortium Lead di Euclid e astrofisico presso il Institut d’astrophysique de Paris in Francia. Una volta partito, il telescopio impiegherà circa un mese per arrivare alla sua destinazione, il Punto di Lagrange L2 a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra. Dopodiché gli scienziati avranno circa due mesi per ultimare le calibrazioni e i test necessari per poter cominciare a scandagliare l’universo sconosciuto in cerca di risposte.

Francesco di Nuzzo

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