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CRS4, positivo il primo bilancio delle attività di divulgazione scientifica

In soli tre mesi 2077 tra bambine e bambini sono stati coinvolti in esperimenti divertenti alla scoperta della scienza

Il CRS4, centro di ricerca pubblico, da trent’anni attivo in Sardegna, ribadisce il proprio impegno con un primo bilancio delle attività di divulgazione nelle scuole primarie e dell’infanzia. Coinvolge oltre duemila piccoli studenti, 56 scuole in 31 comuni e, in soli tre mesi, mette a terra un’avventura che genera numeri e consensi.
E proseguono senza sosta, anche in lingua inglese, le attività di divulgazione delle discipline Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) avviate dal CRS4 nello scorso marzo nelle scuole dell’infanzia e nelle primarie di tutta la Sardegna.
Positivo il primo bilancio delle attività di divulgazione scientifica del CRS4 nelle scuole dell’Isola e si parla di qualità della vita, nella prima tappa di metà giugno a Sassari alla scuola dell’infanzia San Giuseppe, accendendo le nuovissime leve con esperimenti e info sull’esplorazione dello spazio.
In soli tre mesi un totale di 2077 tra bambine e bambini della fascia d’età compresa tra i 4 e i 7 anni sono stati coinvolti in esperimenti divertenti alla scoperta della scienza per fornire loro spiegazioni semplici su fenomeni naturali e sulle principali tecnologie.
Sono state raggiunte 56 scuole, di cui 39 primarie e 17 dell’infanzia, dislocate nei comuni sardi elencati nell’ordine con cui si sono susseguite gli incontri: Cagliari, Olzai, Ollolai, Ovodda, Gavoi, Jerzu, Gairo, Ulassai, Perdasdefogu, Carloforte, Orgosolo, Oliena, Oristano, Simaxis, Orosei, Dorgali, La Maddalena, Guspini, Sinnai, Alghero, Serdiana, Arzana, Ilbono, Elini, Giba, Masainas, San Giovanni Suergiu, Lula, Orune, Sassari.
Le attività proseguiranno sino a metà luglio nelle sole primarie di Aggius, Tempio Pausania e Olbia.
Ed è l’assessore alla Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Sardegna, Andrea Biancareddu, a dichiarare la sua soddisfazione «Guardo i numeri e mi convinco sempre di più della bontà educativa e della potenzialità enorme della filosofia Stem. Da assessore all’Istruzione, ritengo da sempre che la scuola deve insegnare divertendo. Proporre ai bambini e alle bambine questo particolare e stimolante metodo, sviluppa in maniera diversa e più omogenea la loro formazione culturale e soprattutto la loro futura collocazione nel mondo del lavoro. In questa fascia d’età manifestano una naturale curiosità verso gli argomenti di natura scientifica e tecnologica con un giusto approccio giocoso. Bisogna infatti mantenere sempre ben presente la necessità che i bambini e le bambine percepiscano la dimensione ludica come elemento centrale delle attività.»
Giacomo Cao, amministratore unico del CRS4 dichiara che l’iniziativa, proposta nell’ambito di un disegno strategico in chiave divulgativa, consente di incoraggiare a un approccio scientifico nella fascia di età in cui si è estremamente ricettivi.
«Aiutiamo i più piccoli a cogliere quegli elementi di innovazione che in età più avanzata possono perdersi. – aggiunge Giacomo Cao – Avremo una piccola coda di impegni con le scuole dell’infanzia sino a metà luglio per ripartire da settembre con l’iniziativa che dovrebbe ragionevolmente coinvolgere, nell’anno scolastico 2023-2024, un totale di circa 6000 tra bambine e bambini dislocati in 90 comuni della Sardegna.»
Gli obiettivi che il CRS4 vuole raggiungere con questa attività di divulgazione non sono solo soddisfare la naturale sete di conoscenza dei più piccoli ma motivarli a proseguire nella scoperta del mondo attraverso il metodo scientifico; introdurli con il gioco all’informatica sviluppando la consapevolezza della loro attitudine verso l’approccio scientifico; contrastare gli stereotipi e i pregiudizi che possono portare a discriminazioni di genere rispetto alle carriere scientifiche.
Si accende l’entusiasmo e sale l’attenzione per gli esperimenti più svariati come, ad esempio, spegnere una candela senza soffiare coprendola con un barattolo di vetro capovolto; si osserverà che lentamente si spegne mentre l’esperimento aiuterà a capire che anche il fuoco ha bisogno, come noi, di ossigeno. Incoraggia a riflettere sull’importanza delle cose che non possiamo vedere e toccare, ci ricorda la funzione dell’aria che ci circonda.
Si può far volare dritto un palloncino o, con materiali semplici come un pezzo di cartone, 2 cannucce di carta, 2 spiedini di legno, 4 tappi di plastica, possiamo costruire una macchinina che si muove quando il palloncino si sgonfia; l’esperimento diverte e avvicina in modo elementare al funzionamento dei motori a reazione.
Nell’antico dilemma “galleggia o non galleggia?”,
osservando il comportamento di alcuni oggetti di peso, volume e forme differenti, lasciandoli cadere all’interno di una vaschetta riempita d’acqua, si identificano le caratteristiche della fisica e si riflettere in maniera critica su aspetti che in apparenza possono non essere osservati o su altri che possono trarre in inganno.
Poi c’è il classico gioco del telefono a spago che si ispira alla scoperta di Antonio Meucci nel 1852, e consente di trasmettere le vibrazioni originate dalle onde sonore da un bicchiere all’altro. L’attività aiuta a capire in maniera elementare in cosa consiste il suono.
Si può anche costruire una torre con gli spaghetti in questo nuovo spazio pensato da CRS4 per i più giovani: infilzando marshmallow si possono creare torri o piccoli ponti. Un’esperienza che aiuta a sviluppare capacità di pianificazione e progettazione incoraggiando a pensare in modo critico e creativo, con l’obiettivo di risolvere i problemi legati alla realizzazione di opere complesse.
Si scopre anche che possiamo costruire con i fogli dei giornali e qualche goccia di colla, realizzando strutture solide si sviluppa la capacità di progettazione e realizzazione di oggetti complessi a partire da materiali semplici oltre a comprendere le trasformazioni che possono avvenire nei materiali attraverso alcuni semplici interventi.
Sono esperimenti nel corso dei quali emergono in modo spontaneo concetti di matematica e di geometria: a volte si organizzano come sfida, a tempo e tra due gruppi dando la misura precisa di quanto la scoperta sia una tra le più raffinate forme di gioco.

Anna Maria Turra

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