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Dal Cinquecento al Novecento, come pranzavano i sovrani

Vi siete mai chiesti che aspetto avessero i pranzi che avvenivano nelle corti italiane? Lo spiega la mostra alla Reggia di Venaria Reale

La reggia Venaria di Torino conclude questo anno dedicato alla tematica del cibo con una mostra volta a rispondere a questa e molte altre domande: “Sovrani a tavola. Pranzi imbanditi nelle corti italiane.” L’esposizione, fortemente voluto dal Direttore generale del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, è accessibile presso le Sale delle Arti della Reggia fino al 28 gennaio 2024. Attraverso una capillare e inedita ricerca, la mostra vuole documentare l’affascinante storia dei pranzi delle corti, andando così a svelare un’altra faccia di personaggi come papi, principi e regine. Infatti, nonostante “il pranzo” sia uno dei momenti più noti all’interno dell’immaginario della vita di corte è però raramente colto e rappresentato dagli artisti nelle loro opere. Attraverso l’esposizione di dipinti, argenti e splendidi servizi di porcellana provenienti da tutta Italia ci si immerge in una rappresentazione simbolica di pratiche quotidiane che hanno mantenuto influenze fino ai giorni nostri.
L’ampio racconto che offre la mostra è stato curato dalla collaborazione di Andrea Merletti Silvia Ghisotti e Clara Goria e si sviluppa su una lunga cronologia, organizzata in tre sezioni, che dai banchetti delle corti tra Cinque e Seicento giunge sino ai pranzi del Quirinale sabaudo.
Nelle 14 sale che accolgono la mostra l’arco temporale dei materiali esposti attraversa epoche differenti tra loro partendo dal Cinquecento arrivando fino ai primi anni del Novecento.
In corrispondenza delle sale troverete altrettante sezioni cronologiche, molte di loro con focus curiosi come Bevande esotiche e Caricature. L’esperienza permette di muoversi fisicamente dalle cucine per passare attraverso i saloni di rappresentanza e arrivare infine alla «sala da pranzo», invenzione tutta ottocentesca.

Viola De Colombi Bosetti

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