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Renzo Persico

I 60 anni della Costa Smeralda che celebreranno le bellezze e la storia della Sardegna

L’editoriale del Presidente del Consorzio Costa Smeralda Renzo Persico

L’anno prossimo il Consorzio celebra i suoi sessant’anni. Era il 14 marzo del 1962 quando venne registrato l’atto di fondazione. Così ci troviamo a parlare delle imminenti celebrazioni e questo è un concetto molto interessante perché è certamente importante spiegare cosa abbia rappresentato la Costa Smeralda. Esaminando, attraverso una lettura storica, il rapporto che accompagna il successo della Costa Smeralda e lo sviluppo dell’Isola, oggi più che mai, ci rendiamo conto della stretta connessione tra la nostra realtà turistica e la complessità di una Sardegna che racchiude unicità e specificità nei vari campi ambientali, cultuali e sociali. Elementi questi ultimi che sono il vero supporto e l’anima di questa straordinaria esperienza turistica che ha consentito di dare a Porto Cervo una connotazione unica e magica. La Sardegna è veramente una terra che continuamente sorprende per la sua intima natura che emoziona e colpisce non solo noi che la viviamo, ma anche l’ospite che arriva per la prima volta. È per questo motivo che le celebrazioni dei 60 anni vedranno la Sardegna protagonista di questa estate di festeggiamenti con le sue tradizioni etniche, le mostre, l’enogastronomia, le esibizioni folkloristiche, i canti e i cori e organizzeremo una serie di manifestazioni che onoreranno questa ricorrenza. Eventi legati alla cultura, allo spettacolo, alla musica, al giornalismo, alle tradizioni popolari. Siamo fermamente convinti di un ragionamento che si basa fondamentalmente su un concetto: non esiste una Costa Smeralda senza Sardegna e anche al contrario non esiste la Sardegna senza Costa Smeralda. Così come non esiste la Costa Smeralda senza Consorzio. La nostra speranza è che, attraverso i grandi successi imprenditoriali che si materializzano su questo territorio, si possa scorgere anche quella Sardegna che sta oltre i confini di Porto Cervo. Consapevoli certo di avere un sistema consolidato che ci permette di vincere ed essere competitivi, ma non per questo di esser dotati di un patrimonio ambientale culturale superiore o migliore di altri territori. La Sardegna offre aree, luoghi e bellezze straordinarie. È importante ricordare, poi, la visione strutturale straordinaria che ha gettato le fondamenta per la nascita del Consorzio, in un’epoca nella quale non esistevano i piani di lottizzazione e i centri turistici moderni. Siamo arrivati prima degli altri con la creazione di un Consorzio che aveva fin dal concepimento il compito di gestire i diversi aspetti della vita comunitaria come il settore urbanistico, il controllo del verde, le infrastrutture e la vigilanza. Queste attività denotavano in quel Consorzio nascente una visione strategica globale di quelle che sono le attività precipue di una struttura turistica che poi è diventata internazionale. Già ai primordi della sua nascita c’erano tutti quei principi che poi hanno fatto del Consorzio un esempio di grande eccellenza. Si pensi che nell’arco di cinque o sei anni il nostro Consorzio si è collocato in una posizione di leader del settore di qualità. Il principe Aga Khan, a cui riconosciamo il grande merito di aver ideato e dato vita alla Costa Smeralda, aveva capito che bisognava partire con un sistema turistico completo e complesso.

Per quanto riguarda le cose ancora da fare a 60 anni dalla sua nascita siamo convinti che sia necessario adeguare alcune strutture ai tempi moderni. Viviamo in un momento di pandemia, per cui ci rendiamo conto che l’ambiente è il motivo per il quale si viene in Sardegna, ma anche la qualità della vita deve andare di pari passo fornendo un maggiore sicurezza dotandoci di nuove apparecchiature per esser sempre pronti a rispondere ai nuovi bisogni. A cosa stiamo lavorando oggi? Stiamo adeguando quelle parti delle strutture tecniche ai bisogni attuali. A partire dalla vigilanza con la dotazione di sistemi di prevenzione di altissima tecnologia, per passare al settore del controllo del territorio con sistemi di prevenzione come il servizio antincendio con la base elicotteri per passare poi alla stessa sicurezza della vita dei cittadini con un sito di vigilanza estremamente attento, discreto e professionale. Senza dimenticare la pulizia delle spiagge, il mantenimento del verde e la difesa dell’ambiente. Parliamo oggi di un sistema ecosostenibile, ma questo concetto a cui tutti mirano e di cui tutti si sentono portatori, noi l’abbiamo già adottato negli anni Sessanta. La sostenibilità è sempre stato uno dei punti basilari dell’attività del Consorzio fin dal suo esordio, questo centro turistico guardava già allora all’ambiente come bene primario. Oggi a distanza di sessant’anni, c’è certamente una maggiore consapevolezza che il nostro valore principale sia l’ambiente e che il nostro compito sia sempre di più quello di tutelare l’unicità di questi territori. Oggi il vero futuro di qualsiasi territorio è dato da una visione condivisa da tutto il sistema di tutto il mondo. Non esiste futuro senza uno sviluppo sostenibile. Questa nostra consolidata tradizione oggi diventa una irrinunciabile visione della vita di tutto il pianeta e di un futuro che interessa l’intera umanità. Noi siamo solo utenti temporanei di questo patrimonio ambientale che dobbiamo custodire e preservare per le nuove generazioni. Quindi, tra gli obiettivi principali per il 2022 ci saranno sicuramente quelli relativi alla tutela dell’ambiente e della salute, ma senza trascurare gli investimenti indirizzati alla promozione dell’immagine della Costa Smeralda che è fondamentale perché il Consorzio rimanga leader nel settore di qualità.

Avvocato Renzo Persico

Presidente del Consorzio Costa Smeralda

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CS Journal è la voce ufficiale del Consorzio Costa Smeralda, edito per i propri associati e per l’indotto turistico che ogni anno affolla la Costa Smeralda. Un magazine formato tabloid che valorizza l’identità del Consorzio e tutte le realtà del territorio.