Il cantante si esibirà in Gallura con The supersonics. Un concerto esclusivo che sarà spazio ai suoi più grandi successi

Si terrà il 14 agosto alle 22 nella Piazzetta di Porto Cervo il concerto di Enrico Ruggeri. Un artista con  quasi cinquant’anni di rock alle spalle e una carriera che lo ha visto protagonista nella scena punk rock fino a stingere collaborazioni di grande successo commerciale. Cantautore, conduttore radiofonico e televisivo- Per chi conosce il suo percorso sa quanto è complicato racchiudere la sua storia in poche righe avendo influito, grazie a testi originali e sonorità alternative, sulla scena rock italiana già negli anni Settanta con la nascita dei Decibel. Allo stesso tempo ha provato con la carriera da solista spaziando tra generi diversi ma con un’unica grande idea in testa: l’ispirazione. Solo così si può ottenere il successo e il riconoscimento del pubblico con più di duemila concerti,  4 milioni di dischi venduti e 11 presenze al festival di Sanremo. In due occasioni è riuscito ad agguantare la vittoria: in coppia con Gianni Morandi e Umberto Tozzi e la hit “Si può dare di più”, e solista con “Mistero”.

A Porto Cervo non ci sarà solo spazio a brani iconici che hanno segnato la sua musica e quella di tutti gli italiani. Enrico Ruggeri presenterà anche il suo ultimo album che ha portato solo di recente alla pubblicazione del video “Dimentico”, che racconta con il giusto tatto il tema delle persone colpite da Alzheimer.

Le sue canzoni sono comunque frutto di scelte ben precise. Come se stesse seguendo l’ondata che arrivava dall’esterno, Ruggeri è riuscito a intercettarla prima degli altri regalando spettacoli pirotecnici e speciali per chi ascolta e ama la musica indistintamente: si parla di generi piuttosto complessi come heavy metal (con il gruppo Trifoglio) e poco dopo dell punk con i Decibel che saranno anche selezionati a Sanremo.  Dall’elettronica Enrico Ruggeri torna al rock con il primo album da studio: Champagne Molotov. Dopodiché, dopo che il gruppo si è sciolto, è cominciata quella da solista. Con risultati eccelsi come nel caso dell’ultimo brano  “Dimentico”, che racconta con delicatezza e poesia le storie attualissime di persone malate di Alzheimer.

«Da quando ho iniziato questo mestiere – disse in un’intervista a un noto giornale italiano-  ho capito due cose: che non avrei fatto gli stadi ma anche che non sarei scomparso, cioè sarei durato a lungo. So benissimo che ho un pubblico Con loro ho un bellissimo rapporto e grazie a questo mi sento libero di fare di quello che sento. Non so mai bene come rispondere. Perché non so riconoscermi in un genere solo».

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