L’esposizione al Salone degli Incanti celebra il rapporto tra il famoso marchio di caffè e il suo profondo legame con la città regina della cultura mitteleuropea

L’eccellenza del caffè made in Italy va in mostra al Salone degli Incanti di Torino. Dal 9 di settembre è possibile visitare presso gli spazi del museo la mostra Hausbrandt e Trieste. Cultura e commerci mitteleuropei tra il 1892 e il 2023 che celebra il rapporto tra il marchio di caffè Hausbrandt e il suo profondo legame con la città di Trieste e la cultura mitteleuropea. La mostra rimarrà aperta fino al 22 ottobre con ingresso libero tutti i giorni secondo i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 11:00 alle 19:00, il sabato e la domenica dalle 11:00 alle 21:00, con chiusura martedì. In occasione della mostra è stato organizzato anche un ampio corollario di eventi e presentazioni collegate, il calendario completo è disponibile sul sito del Comune di Trieste.

Il percorso espositivo si suddivide in tre sezioni e offre una vasta selezione di materiale d’archivio, inclusi oggetti di design e industriali, bozzetti, grafiche e loghi. La prima parte della mostra, chiamata “La Storia”, fornisce un’analisi dell‘evoluzione del marchio Hausbrandt nell’arco di 130 anni, attraverso la prospettiva di importanti figure del mondo dell’arte e della pubblicità, tra cui Leopoldo Metlicovitz, Luciano Biban, Robilant e lo studio creativo Demner Merlicek & Bergmann. In questa sezione non manca anche un accenno al periodo più recente del marchio sotto la guida di Martino Zanetti, che dal 1988 ha segnato un nuovo capitolo nella storia dell’azienda. Nella sezione “Il Territorio” si esplora la città di Trieste evidenziando l’influenza della cultura mitteleuropea sull’identità del marchio. Infine, l’ultima parte della mostra, denominata “La Tecnica”, è completamente dedicata ai macchinari e al loro sviluppo nel corso degli anni. Il percorso evidenzia le scelte innovative e di competitività adottate dell’azienda e le strategie di competitività nel settore della torrefazione.

Francesco di Nuzzo