L’originale concept della designer Freyja Sewell reinterpreta forme naturali per fornire un’aggiunta funzionale e sostenibile agli arredi moderni

La tecnologia ha reso il nostro mondo più interconnesso che mai, facilitando lo scambio di informazioni tra persone, vicine o lontane, come mai prima d’ora. Questo rapido flusso di dati e persone porta con sé numerosi vantaggi, ma anche un problema persistente: il rumore. Che si tratti del caos frenetico dell’ambiente lavorativo o del frastuono provocato dal traffico nelle ore di punta, trovare tranquillità e privacy anche nelle giornate più intense sembra essere diventata una sfida impossibile.

Progettato dalla designer inglese Freyja Sewell, Hush Pod è uno speciale oasi personale realizzata in feltro che punta a creare in qualunque circostanza un luogo e rifugio sicuro anche negli ambienti più caotici. Ogni singolo baccello è realizzato in Gran Bretagna e lavorato con meticolosa attenzione ai dettagli attraverso tecniche artigianali dagli esperti artigiani di Raskl Design, che si assicurano che ciascun pezzo sia realizzato con cura e precisione.

Il corpo principale di Hush Pod è creato a partire da un unico pezzo di feltro industriale spesso 10 mm e composto interamente da bottiglie di plastica PET riciclate. Oltre a contribuire in modo significativo alla sostenibilità ambientale attraverso il riutilizzo dei rifiuti della plastica, questo materiale è stato scelto anche per la sua resistenza nel tempo e la capacità fonoassorbente, una caratteristica che lo rende ideale per creare uno spazio tranquillo in cui rilassarsi e allontanarsi dalla frenesia dell’ufficio o di ambienti domestici molto rumorosi. Inoltre, il feltro è facile da mantenere e pulire, conferendo una funzionalità aggiuntiva che si adatta perfettamente anche agli arredi più moderni.

Grazie alla sua struttura avvolgente, l’Hush Pod diventa così un insospettabile rifugio accogliente, permettendo di creare un piccolo spazio personale in cui ritrovare la calma e la concentrazione e trasformando anche gli ambienti più caotici in luoghi di serenità.

Francesco di Nuzzo