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I droni pronti ad approdare a Porto Cervo

Olbia diventerà il centro operativo per i nuovi velivoli a volo verticale. Il progetto collegherà l’aeroporto alle ville lussuose della destinazione

Olbia, città del futuro. Un primo passo è stato già compiuto nei mesi scorsi con la pubblicazione del Regolamento VCA con i “Requisiti nazionali per le operazioni, lo spazio aereo e le infrastrutture per gli aeromobili con capacità di decollo e atterraggio verticale”. Una normativa, la prima a livello mondiale, che integra il quadro comunitario sulla nuova mobilità innovativa. In questo processo Olbia si trova in prima linea avendo dalla sua parte uno dei primi scali italiani ad adottare queste nuove modalità di volo.

L’aeroporto, come si legge su La nuova Sardegna, sta lavorando per permettere ai  velivoli leggeri di ultima generazione ad alimentazione elettrica di poter atterrare a Olbia. I droni potranno essere usati per il trasporto di persone e di merci e saranno presto adoperati per il mercato turistico della destinazione Costa Smeralda. Silvio Pippobello, ad di Geasar e Sogeaal, sostiene che il progetto è  in fase di sperimentazione. Lo studio coinvolge il Politecnico di Milano e i principali aeroporti del Paese: Milano-Linate, Torino, Napoli, Trieste e Alghero. Scali che rientrano nel gruppo F2i che sta fornendo il supporto necessario per poter usufruire di questo modello di mobilità, dalle autorizzazioni alla regolamentazione del servizio. In più c’è il Dipartimento aerospaziale che avrà la funzione di coordinare lo sviluppo del prototipo: un velivolo elettrico a decollo e atterraggio verticale di quattro posti, si legge su La Nuova Sardegna, con una velocità massima di 100 chilometri orari che può arrivare a un’altezza massima di 500 metri.

Stando ai primi risultati della ricerca la zona dell’aeroporto di Olbia ha tutte le carte in regola per la diffusione di questa nuova modalità di volo. Viste le potenzialità del mercato di Porto Cervo e la presenza di ville e yacht che possiedono zone per l’atterraggio di velivoli,  questa nuova modalità di volo potrà diffondersi in Gallura potendo contare su un hub di prestigio come l’aeroporto di Olbia-Costa Smeralda. Uno scalo che non rinuncia all’innovazione puntando sullo sviluppo di droni elettrici e mezzi di trasporto di ultima generazione.

Ciò sarà possibile anche grazie “all’istituzione di corridoi di volo a essi riservati, in particolare sulle aree urbane, e per la costruzione e l’esercizio dei vertiporti”. Un’iniziativa, si legge nella nota dell’Enac, “che rientra nel Piano Strategico Nazionale AAM (2021-2030) per lo sviluppo della mobilità aerea avanzata che prevede, tra le diverse applicazioni, l’effettuazione dei servizi airtaxi con mezzi aerei innovativi a capacità di decollo e atterraggio verticale a propulsione elettrica”.

L’Enac da questo punto di vista ha assunto un approccio graduale, con un’attenzione particolare “alla sicurezza delle operazioni, e multidisciplinare per facilitare l’adozione nazionale di scenari innovativi il cui scopo è favorire la transizione ecologica e, allo stesso tempo, rispondere alle esigenze dei territori e  di una mobilità intermodale con costi ridotti rispetto ai tradizionali elicotteri”.

Riccardo Lo Re

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CS Journal è la voce ufficiale del Consorzio Costa Smeralda, edito per i propri associati e per l’indotto turistico che ogni anno affolla le aree consortili di Porto Cervo. Un magazine formato tabloid che valorizza l’identità del Consorzio e tutte le realtà del territorio.