Il Financial Times elegge la Sardegna tra le 50 mete da visitare nel 2025
L’isola è entrata ufficialmente nella classifica dei posti consigliati dal giornale britannico
Il prestigioso giornale britannico ha invitato i suoi lettori a visitare la Sardegna nel 2025. L’isola è stata infatti inserita tra le 50 mete da non perdere nel mondo. Una classifica ricca di spunti e consigli per programmare le vacanze in largo anticipo e con qualche precauzione in più. L’isola, del resto, offre tutti i comfort possibili per il visitatore: spiagge incontaminate, una macchia mediterranea con i suoi colori e profumi intensi; e una storia millenaria tutta da raccontare. Solo poche destinazioni possono vantare un patrimonio di inestimabile valore. Piccoli tasselli che se messi insieme danno vita a un mosaico di gemme e pepite preziose che la rendono un gioiello inimitabile.
Il Financial Times, a giudicare dalle righe pubblicate sul giornale, si è letteralmente innamorato dell’isola inserendola in una guida perfetta per i turisti di tutta la Gran Bretagna. Hanno infatti solo l’imbarazzo della scelta per prepararsi al meglio in una stagione appena partita che si preannuncia ricca di emozioni. Secondo il Financial Times la Sardegna fa tra le mete da visitare assolutamente nel 2025 insieme a Zambia, ‘Himalaya, El Hierro, le isole Canarie. Per il giornale il momento ideale per godersi appieno la Sardegna non è tanto l’estate, bensì i mesi che precedono o che arrivano dopo il periodo caldo della stagione. Gli yacht hanno già preso il largo, ma non le giornate soleggiate che consentono di ammirare le spiaggia più bella della Sardegna (tra queste, la Spiaggia del Principe, Liscia Ruja, La Celvia, il Piccolo e il Grande Pevero, per citarne alcune) o per conoscere le radici e le tradizioni dell’isola. Tra ottobre e novembre il mare conserva ancora il suo calore mentre le temperature miti ti permettono di «scoprire la civiltà fenicia e romana» con i suoi «siti, templi, anfiteatri, necropoli e misteriosi villaggi fortificati costruiti durante la civiltà nuragica del II millennio a.C.». A due passi da Porto Cervo ci sono infatti dei siti imperdibili come il Nuraghe La Prisgiona, Albucciu e il Complesso nuragico di Malchittu. Luoghi ben conservati dove emergono i riti e i costumi di una civiltà millenaria. Dulcis in fundo, la cucina che esalta i sapori della gastronomia locale. «Aspettatevi dei superbi ristoranti (non stellati)» si legge sul Financial Times.
Riccardo Lo Re
Credits: Marcello Chiodino
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