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Inge Morath, la retrospettiva della prima fotografa della Magnum

La mostra, in occasione del centenario dell’artista, fino al 1° ottobre a Palazzo di Città a Cagliari

Un viaggio emozionale documentato da 150 opere rende omaggio a Inge Morath (1923-2002), la prima fotogiornalista donna entrata a far parte della celebre agenzia Magnum Photos. In occasione delle celebrazioni per il centenario dell’artista austriaca, Cagliari accoglie un’importante retrospettiva con foto e corrispondenze inedite. La mostra, inaugurata l’8 luglio al Palazzo di Città di Cagliari, sarà fruibile fino al 1° ottobre 2023.

Per Morath “la fotografia è essenzialmente una questione personale: la ricerca di una verità interiore”, una sorta di manifesto della sua carriera, che ha attraversato l’intero Novecento. Un’epoca di cui è stata testimone, viaggiando in lungo e in largo per il mondo. I suoi primi lavori sono come traduttrice e giornalista, ma è la luce di Venezia ad accendere la passione per la fotografia. Nella città lagunare svolge uno dei suoi primi incarichi fotografici: sono immagini catturate dal quotidiano degli anni Cinquanta e Sessanta, negli anfratti dei quartieri popolari. Ogni sala del Palazzo di Città è un tuffo nel passato di luoghi vicini e lontani: Francia, Spagna, Romania, Stati Uniti d’America, Russia, Iran, Cina. Istantanee in bianco e nero di persone sconosciute e note, dove l’elemento umano è centrale e la macchina fotografica strumento di registrazione della realtà dell’epoca.

L’esposizione, curata da Brigitte Blüml – Kaindl e Kurt Kaindl, ripercorre l’intrecciato cammino umano e professionale di una vita fuori dal comune, dagli esordi al fianco di Ernst Haas e Henri Cartier-Bresson fino alla collaborazione con prestigiose riviste come LIFE e Vogue, dalle foto più famose, come il lama a Times Square, all’ultimo autoritratto. Una donna pioniera che ha saputo immortalare personaggi come Fidel Castro e Marilyn Monroe in momenti precisi, e che è arrivata a conoscere perfettamente sei lingue perché solo così poteva immergersi nella cultura di ogni paese che visitava, e dove dimorava del tempo per sentirsi parte di quel vissuto. “Nel mio cuore voglio restare una dilettante, nel senso di essere innamorata di quello che sto facendo”, scriveva di sé.

La mostra, promossa dal Comune di Cagliari e dalla Fondazione di Sardegna, organizzata da Suazes in collaborazione con Fotohof e Magnum Photos, è fruibile fino al 1° ottobre.
Laura Fois

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