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Sa Conca

La magia del borgo di Sa Conca

Parla il responsabile Alessandro Pasquarelli, colui che sta sviluppando il progetto urbanistico di uno dei posti più autentici del Mediterraneo

La tradizione degli stazzi; l’attenzione verso i dettagli; lo stile romantico greco-isolano-tunisino che emerge al primo sguardo. Tutto questo si trova a Porto Cervo, una delle principali destinazioni del Mediterraneo capaci di lasciare il segno con il suo splendore senza tempo. Il condominio Sa Conca è uno dei progetti dell’architetto Michele Busiri Vici e di suo figlio Giancarlo, l’attuale presidente del Comitato d’Architettura della Costa Smeralda®, l’organismo, unico in Europa per le sue caratteristiche, chiamato a valutare, bocciare o modificare ogni progetto architettonico, restyling inclusi, proposto nelle aree gestite dal Consorzio Costa Smeralda. Si nota lo stile inconfondibile di Michele, inizialmente molto vicino allo stazzo sardo: basta vedere le sue prime ville. Nel complesso Sa Conca ha poi inserito richiami allo stile romantico greco-isolano-tunisino. Sa Conca è il primo condominio “a terrazza” costruito a Porto Cervo negli anni Sessanta. Arroccato sulla collina, domina tutta la baia del borgo smeraldino. La vista mozzafiato e la fresca brezza dei venti di Sardegna, unite a una grande vivibilità interna ed esterna, lo rendono unico e incantevole.

Il cognome Busiri Vici è associato all’architettura, al gusto del bello, alla visione armonica degli spazi. È un binomio che trova fondamento nella storia. È una famiglia di architetti fin dal Seicento: da quattro secoli, quindi, prima in Francia e poi in Italia, i suoi componenti disegnano ville lussuose, edifici funzionali, luoghi pubblici di grande valore. Nella destinazione Costa Smeralda® la loro presenza è stata ed è di capitale importanza per la fondazione e il successo dell’area. Oltre a Sa Conca, a Michele Busiri Vici e al figlio Giancarlo dobbiamo alcune delle opere più belle e conosciute e, in generale, una linea di sviluppo raffinata e allo stesso tempo rigorosa. Busiri Vici ha progettato – o meglio, disegnato, e spesso a mano libera – l’hotel Romazzino, l’hotel Luci di la Muntagna, la chiesa di Stella Maris e alcune tra le ville più belle di tutta la Costa, a cominciare da quella di Bettina Graziani a Liscia di Vacca per finire con quella di Dolores Guinness sulla collina tra il Pevero e il Cala di Volpe.

Nella scelta del colore bianco, nella realizzazione di edifici sinuosi e senza spigoli, nell’assoluto rispetto per i colori e i profumi delle piante, il marchio artistico di Busiri Vici è personalissimo e contemporaneamente caratterizza fortemente l’anima mediterranea della Costa Smeralda®, uno stile architettonico diventato un modello da studiare e prendere come esempio in ogni parte del mondo.

Giancarlo Busiri Vici visse il periodo della nascita della destinazione Costa Smeralda® in prima persona. Lavorava con il padre, arrivò loro la chiamata e arrivarono in Sardegna per scoprire i terreni della regione che allora si chiamava Monti di Mola. Di quell’esperienza il grande architetto ha parlato in alcuni scritti. L’assenza di strade, di luce elettrica e di acqua corrente, la mancanza di strumenti di pianificazione, la scarsità di collegamenti veloci tra la penisola e la Sardegna e tantissimi aneddoti: la sua ricostruzione della storia è meravigliosa da leggere. Per un approfondimento consigliamo la lettura del libro: “Michele Busiri Vici. Architetto e paesaggista 1894-1981”, a cura di Alessandro Muntoni e Maria Luisa Neri.

Sibilla Panfili

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CS Journal è la voce ufficiale del Consorzio Costa Smeralda, edito per i propri associati e per l’indotto turistico che ogni anno affolla le aree consortili di Porto Cervo. Un magazine formato tabloid che valorizza l’identità del Consorzio e tutte le realtà del territorio.