La Royal Academy of Art ospita la prima retrospettiva inglese su Marina Abramović
Nel corso della mostra saranno interpretate tre performance dell’artista serba per la prima volta nel Regno Unito
La regina della performance va in scena alla Royal Academy of Art. Fino al 1° gennaio 2024, il rinomato museo londinese ospiterà una retrospettiva interamente dedicata a Marina Abramović, con un’ampia retrospettiva sull’artista serba che abbraccia più di cinque decenni di carriera. Il percorso espositivo presenta una vasta collezione di materiale fotografico, video e oggetti provenienti dalle sue celebri installazioni ed è curato in stretta collaborazione con l’artista stessa.
La lunga carriera di Marina Abramović è stata da sempre caratterizzata da una costante sperimentazione che sfida i confini dell’arte contemporanea. Originariamente formatasi come pittrice presso l’Accademia di Belle Arti di Belgrado, su è poi imposta nell’uso del corpo umano come elemento centrale dell’opera artistica, esplorando il legame che intercorre tra lo spazio personale e sociale, che tra quello più fisico e spirituale. La mostra esplora così nel dettaglio il lavoro dell’artista, dall’interazione intima e scioccante con il pubblico ai legami con l’ideologia comunista, dalla rottura con Ulay – suo storico partner artistico -, fino alle sue performance che esplorano i concetti di spiritualità e di trasformazione.
Fino alla conclusione della mostra gli spazi della Royal Academy ospiteranno anche la rappresentazione di quattro delle sue celebri performance, per l’occasione eseguite all’interno delle gallerie dai performers del Marina Abramović Institute. Tre di queste rappresentazioni sono proposte per la prima volta nel territorio inglese: si tratta di Imponderabilia (1977), Nude with Skeleton (2002) e The House with the Ocean View (2002), che affiancano Luminosity, originariamente proposta nel 1997. Per conoscere i giorni e gli orari delle varie performance è possibile consultare il sito del museo.
Francesco di Nuzzo