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L’arte di Helmut Newton in mostra a Palazzo Reale di Milano

Una retrospettiva che tenta di raccontare gli aspetti più insoliti dell’arte di quello che viene considerato uno dei fotografi più controversi al mondo

Duecentocinquanta fotografie, riviste, documenti e video per raccontare il genio di uno dei più grandi fotografi più famosi di tutti i tempi: Helmut Newton. E la mostra a lui dedicata è la chiave di accesso per gli aspetti meno noti di questo grandissimo artista. L’esposizione è in programma a Milano fino al 25 giugno prossimo nelle sale prestigiose di Palazzo Reale a Milano e vuole celebrare i cento anni dalla nascita del fotografo. Newton nacque a Berlino nel 1920 e morì a Los Angeles nel 2004, un evento quello di Palazzo Reale che era stato rimandato a causa della pandemia e che oggi trova finalmente il suo spazio. Grande il successo e la risposta del pubblico che è accorso per scoprire questa ampia retrospettiva che fornisce di certo uno sguardo nuovo all’unicità, allo stile e al lato provocatorio del lavoro dell’artista.

Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation, e Denis Curti, direttore artistico de Le Stanze della Fotografia a Venezia sono i curatori della mostra che propone oltre alle immagini iconiche un corpus di scatti inediti, presentati per la prima volta in Italia, svela aspetti meno noti dell’opera di Newton. Il tutto caratterizzato da un taglio originale con un focus specifico sui servizi di moda più anticonvenzionali. Polaroid e contact sheet permettono di comprendere il processo creativo che si cela dietro alcuni dei motivi più significativi del lavoro di Newton, mentre pubblicazioni speciali, materiali d’archivio e dichiarazioni del fotografo consentono di ricostruire il contesto nel quale è nata l’ispirazione di questo straordinario artista. Lungo un percorso articolato in capitoli cronologici, i visitatori possono attraversare tutte le fasi ed evoluzioni della vita e della carriera di Newton, dagli esordi fino agli ultimi anni di produzione. Il grande artista nasce a Berlino e vive gli anni terribili della persecuzione nei confronti degli ebrei e molto presto è costretto a fuggire dalla Germania per approdare in Australia.

Helmut Neustädter a 16 anni comincia la sua avventura professionale con la famosa fotografa di moda dell’epoca “Yva”, ma quando arriva in Australia non cambiano gli intenti e alimenta la sua passione diventando fotoreporter. A Melbourne apre poi un piccolo studio con il supporto della futura moglie, l’attrice June Brunell. Nel 1956, operando sotto il nome anglicizzato di Helmut Newton, inizia a collaborare con Vogue Australia, Vogue Inghilterra e con Henry Talbot, nel loro studio comune a Melbourne. L’iniziativa è promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Marsilio Arte, in collaborazione con la Helmut Newton Foundation di Berlino, l’esposizione è stata parte di Milano Art Week (11 – 16 aprile 2023), la manifestazione diffusa coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, in collaborazione con Miart, che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e le fondazioni private della città che si occupano di arte moderna e contemporanea, con una programmazione dedicata di mostre e attività.

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