Marina di Porto Cervo, la storia di uno degli attracchi più belli del Mediterraneo
Si tratta di una delle strutture più sofisticate e confortevoli di Porto Cervo. Un approdo che si trova a due passi dalle spiagge più incantevoli della Sardegna
La Marina di Porto Cervo è un gioiello di ingegneria affacciato sul mar Mediterraneo. Un luogo che per molti coincide con l’inizio di una vacanza da sogno. Situata all’interno di una rada ben riparata dai venti, tra il centro della destinazione Costa Smeralda® e l’insenatura del golfo di Arzachena, è uno tra gli attracchi turistici in Sardegna più attrezzati e accoglienti, rinomato per la qualità dei servizi offerti dagli ormeggiatori.
La Marina di Porto Cervo fu voluta nel 1962 da S.A. il principe Karim Aga Khan IV e da un gruppo di investitori internazionali come parte dell’ambizioso progetto per creare in Sardegna una meta turistica di lusso. Dal colpo di fulmine del principe per questo tratto di costa gallurese, alla scelta di creare una destinazione in cui il fascino delle architetture ha fatto innamorare chiunque l’abbia visitata, il passo non fu breve. Come detto, la nascita di Porto Cervo risale agli anni Sessanta; il giovane principe allora ventiduenne, s’innamorò di questa area costiera e decise di investire denaro e tempo alla scoperta di una terra da vivere. Comprò 3mila ettari di terreno incolto e, con l’aiuto degli architetti Luigi Vietti, Jacques Couëlle, Michele e Giancarlo Busiri Vici, Antonio Simon Mossa, Raymond Martin e altri professionisti internazionali, iniziò a costruire il borgo smeraldino.
L’intero progetto, tutelato dal brand Costa Smeralda®, comprendeva anche la costruzione di ville, hotel, campi da golf e altri servizi per i turisti. In questo contesto la Marina di Porto Cervo divenne rapidamente una delle destinazioni più esclusive del Mediterraneo e del mondo.
Oggi, la Marina di Porto Cervo, che è di proprietà di Smeralda Holding, resta uno dei principali approdi turistici e una meta di lusso. Al riparo da tutti i venti è un porto sicuro per settecento posti barca, gestito dalla società Igy Marinas Llc, che possiede e gestisce porti turistici di prestigio nelle principali destinazioni mondiali dello yachting, in piena armonia con l’ambiente circostante. Ne sono testimonianza i tecnologici Seabin installati nelle acque del porto, una sorta di cestini galleggianti progettati per ridurre la quantità di rifiuti in mare e la prestigiosa Bandiera Blu conquistata nel 2022 e assegnata per il particolare impegno nella gestione sostenibile dell’approdo.
Il Porto Vecchio – detto anche Molo Est – funziona dal primo giugno al 30 settembre e ospita barche e velieri ma anche stand che d’estate riempiono l’area di luci e colori.
Mentre la Marina Nuova è il porto turistico nell’area est del borgo e funziona tutto l’anno. Si trova nella parte più interna di Porto Cervo, nel Villaggio Marina, ed è strutturato in banchine, sette pennelli a raggiera e una diga banchinata di protezione. È completamente attrezzato e può ospitare fino a settecento imbarcazioni da 1 a 6 metri: d’estate vi si ammirano i più begli yacht e panfili del Mediterraneo.
Spostandosi nel cuore di Porto Cervo si arriva alla zona del Porto Vecchio attraverso l’iconico ponte di legno, uno dei punti più fotografati della costa. Affacciata sul Porto Vecchio sorge, invece, la Maison du Port, il primo edificio di Porto Cervo e prima sede dello Yacht Club, e le casette che ospitano l’ufficio porto e la capitaneria. Di fianco alla Maison du Port si accede alla Promenade, di recente costruzione (primi anni Duemila).
Di grande importanza, poi, il Cantiere Porto Cervo, che ha in organico molti professionisti altamente specializzati, in grado di eseguire per ogni imbarcazione e durante tutto l’anno, servizi di assistenza tecnica, riparazione, manutenzione, allestimenti e ristrutturazioni totali.
Sibilla Panfili
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CS Journal è la voce ufficiale del Consorzio Costa Smeralda, edito per i propri associati e per l’indotto turistico che ogni anno affolla le aree consortili di Porto Cervo. Un magazine formato tabloid che valorizza l’identità del Consorzio e tutte le realtà del territorio.