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Mario Sironi. Solennità e tormento

Tra le opere in mostra spicca il grande dipinto Allegoria del lavoro, studio preparatorio di un affresco oggi distrutto proposto con grande successo nel 1933 alla V Triennale di Milano

La Galleria BPER Banca accoglie nelle sale della pinacoteca di Modena, la mostra dedicata a Mario Sironi. Solennità e tormento. L’esposizione, curata da Daniela Ferrari, inaugurata al pubblico il 15 settembre 2023, sarà accessibile fino al 4 febbraio 2024.
Il percorso espositivo, visitabile con ingresso libero e gratuito, ci offre un innovativa chiave di lettura sull’arte italiana del primo Novecento, restituendoci una mappa con le coordinate chiave di un’epoca complessa e estremamente dinamica. L’intera mostra viene interamente attraversata dal tema del corpo e della parola andando così a mettere in scena un innovativo e importante approfondimento sul Ventennio che ha sconvolto la storia artistica e sociale dell’Europa.

Il corpus artistico è composto da circa quaranta opere di Mario Sironi (Sassari, 1885 – Milano, 1961) accompagnate da un nucleo di lavori che per la prima volta viene presentato fuori dalla Sardegna, datati tra il 1926 e il 1958 e appartenenti a una ricca raccolta sironiana donata dalla compagna dell’artista Mimì Costa al Banco di Sardegna – Gruppo BPER Banca.
Tra le opere in mostra troveremo il grande dipinto Allegoria del lavoro o Figure del 1930, opere realizzate con la tecnica dell’olio su tela, ma anche pagine di giornale, manifesti, buste con indirizzi, scritte che attraversano le immagini. È infatti noto come Sironi sfogasse la sua creatività su qualsiasi superficie avesse a disposizione, non curandosi delle convenzioni ma lasciandosi trasportare dalla sperimentazione artistica.

Un ritratto ricco di sfaccettature che si presentano al mondo attraverso forme diverse ma complementari come per esempio l’arte pubblica e la pittura murale, la scenografica, la pittura da cavalletto, l’illustrazione, arrivando fino al collage. Il ruolo della parola, all’interno della vita artistica di Mario Sironi, acquista un significato tutt’altro che didascalico poiché viene elevato e condotto ad una dimensione puramente evocativo. Strumenti che permettono di rappresentare in maniera il più soggettiva possibile la complessità della disperazione umana.

Viola De Colombi Bosetti

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