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El Greco

Quattro grandi opere di El Greco in mostra a Porto Cervo

La chiesa di Stella Maris è considerata uno dei capolavori dell’architetto Michele Busiri Vici e, più in generale, dell’Architettura mediterranea. Le sue forme sinuose, sia all’interno che all’esterno, l’assenza di angoli, il calore del bianco delle pareti che si armonizza con l’azzurro della cupola, il pavimento in granito, il portale con i bassorilievi dell’Annunciazione: tutto è un’opera d’arte.

Ma Stella Maris, dentro di sé, ha numerosi tesori e fra questi c’è il quadro di uno pittori più importanti del tardo Rinascimento: El Greco. L’opera è intitolata “Mater  Dolorosa” ed è stata donata dalla baronessa Thyssen poco dopo l’apertura della chiesa, avvenuta nel 1968 e di cui il prossimo 28 agosto si festeggiano dunque i cinquant’anni.

Quel quadro non sarà più il solo del pittore nato nel 1541 nell’isola di Creta, allora “italiana” in quanto sotto il dominio della Repubblica di Venezia. In questo week end – per iniziativa di Letizia Valoti, direttrice della galleria Ellevì Antichità, e di don Raimondo Satta, parrocco di Stella Maris e direttore dell’istituto Euromediterraneo – saranno esposte a Stella Maris altre quattro opere di El Greco. Sono “San Demetrio in trono”, “Madre di Dio Anapeson”, “Adorazione dei magi” e “San Francesco in preghiera”.

Proprio quest’ultimo quadro sarà presentato al pubblico per la prima volta. “E’ un’opera che mostra la maturità artistica di El Greco, raggiunta lungo i dieci anni vissuti in Italia, attraverso una miniatura su rame di rara bellezza che raffigura San Francesco in preghiera; una recentissima scoperta del professor Lionello Puppi” spiega la curatrice della mostra, Letizia Valoti.

Domìnikos Theotokòpulos, questo il vero nome di El Greco, ha infatti avuto un importante periodo di formazione artistica in Italia. Nel 1567 si trasferì a Venezia, entrando a contatto con straordinari artisti come Tiziano, Tintoretto e Veronese. Dopo un decennio lasciò l’Italia per la Spagna, paese a cui deve l’appellativo di El Greco, e in cui divenne il primo interprete del “Siglo de Oro”, il periodo in cui Madrid dominò il mondo e impose un proprio stile anche nelle arti.

A lungo dimenticato, El Greco è il cantore della Controriforma, il movimento di reazione e rinascita del cattolicesimo dopo la rottura del protestantesimo. Siamo in presenza quindi di un artista profondamente religioso, come testimoniano tutte le sue opere, dall’inizio alla fine della sua vita. “Per esempio il periodo cretese di El Greco è documentato dalla straordinaria icona, tempera all’uovo su fondo oro, raffigurante “San Demetrio in trono” – spiega ancora Letizia Valoti -. Scoperta nel 2015 e studiata da Mariella Lobefaro con l’aiuto delle più sofisticate strumentazioni diagnostiche di prestigiosi istituti di ricerca internazionali, fu presentata per la prima volta nella grandiosa mostra trevisana “El Greco in Italia: metamorfosi di un genio”, curata dal professor Lionello Puppi. E ora sarà riproposta a Porto Cervo”.

La mostra comincerà venerdì 27 luglio alle ore 19 con la conferenza “El Greco a Stella Maris”. I relatori saranno don Raimondo Satta (parroco della chiesa di Stella Maris e direttore dell’Istituto Euromediterraneo), Nano Chatzidakis (Professoressa di Arte Bizantina e Archeologia dell’Università di Ioannina, Grecia) e Mariella Lobefaro (esperta di icone di fama internazionale e studiosa delle opere di El Greco).

Orari di apertura della mostra:
Venerdì 27 luglio dalle ore 10 alle 18
Sabato 28 luglio dalle ore 10 alle 18
Domenica 29 luglio dalle ore 12 alle 18

Article by Mario Rossi

CS Journal è la voce ufficiale del Consorzio Costa Smeralda, edito per i propri associati e per l’indotto turistico che ogni anno affolla la Costa Smeralda. Un magazine formato tabloid che valorizza l’identità del Consorzio e tutte le realtà del territorio.