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Segreti: una rassegna d’arte contemporanea

In collaborazione con Sentieri Contemporanei e con il contributo della Fondazione di Sardegna, la galleria Bonaire Contemporanea Presenta Flussi, di Domenico D’Orsogna

Fino al 24 settembre è aperta Flussi, la mostra personale di Domenico D’Orsogna con testo di Antonello Marotta alla Galleria Bonaire Contemporanea, in via Principe Umberto 39 ad Alghero.

Domenico D’Orsogna ha iniziato la sua carriera artistica negli anni Ottanta e ha esposto i suoi lavori nei primi anni Novanta. All’epoca, giovane ricercatore universitario nel campo della teoria del diritto, si è confrontato con la scena artistica contemporanea, partendo dall’analisi di temi formali ereditati da movimenti come l’astrattismo, l’informale, l’espressionismo astratto, l’arte povera e concettuale. Ha anche tratto ispirazione da figure chiave come Duchamp, Boccioni, Mario Merz, Bacon, Sutherland, Accardi, Sanfilippo, Hartung, Scanavino, Rothko, Spalletti, Reinhardt e Soulages, fino a giungere alle pitture astratte di Richter.
La sua visione da studioso e l’essenza stessa della sua attività di ricercatore lo hanno spinto a interpretare l’arte come un ambiente da stratificare e svelare. Nel tempo, ha cercato di rendere più esplicito il legame tra la sua attività artistica e la sua ricerca nel campo del diritto e delle scienze sociali. Ha condotto ricerche, conferenze, scritti e progetti culturali, tra cui “Sentieri contemporanei”, un palinsesto itinerante che fonde arte, scienza e formazione, e il master universitario in Diritto ed Economia per la Cultura e l’Arte / Deca master.

La ricerca artistica di Domenico D’Orsogna ha preso forma e ha maturato a Roma, dove ha vissuto per circa vent’anni, in uno studio che assomigliava più a un palcoscenico con tele, quinte e telai, dove lavorava nel silenzio continuo della pittura e dello studio. La sua pittura è complessa, generativa e ricorsiva, nata e alimentata da sé stessa, autopoietica e cognitiva. All’interno di essa si cela un mondo acquatico, a tratti senza respiro, fatto di alghe che si riproducono geneticamente in un habitat che evoca l’energia della vita. Pur essendo sistemica e logica in apparenza, questa pittura contiene sempre una dimensione di apertura che invita l’osservatore a interpretarla. Predominantemente aniconica, essa usa il colore per far emergere figure quasi astratte, simili all’approccio di Paul Klee, dove un albero non è rappresentato per la sua forma, ma per come è modellato dai venti e dalle forze ambientali, diventando un essere vivente.

Il lavoro di Domenico D’Orsogna tocca temi come la memoria inconscia e il passare del tempo, con l’oblio che penetra nelle sue composizioni. Spazi cancellati o strappati generano nuove domande e nuove strade di esplorazione, evidenziando come il tempo influenzi profondamente l’essenza stessa dell’arte. Le sue opere sono costellazioni, spazi autonomi in cui la natura manifesta la sua indipendenza dal soggetto, ma al contempo offrono un senso di accoglienza familiare, mappe spaziali e dimensioni della mente da esplorare.
Nella sua produzione più recente, il colore e le forme sembrano denaturati, sfumati in una definizione che richiama le teorie filosofiche e scientifiche contemporanee, secondo cui le cose possono apparire indefinite ma non per questo irreali o meno autentiche, proprio perché sfuggono a una definizione univoca. In questa rarefazione del campo pittorico, D’Orsogna sembra catturare una dimensione più complessa della natura, che si umanizza, si evolve nel tempo e diventa parte di noi.

Note Biografiche
Domenico D’Orsogna (Pescara, 1966) è un artista, docente e giurista. Ha esposto le sue opere sin dai primi anni Novanta in mostre personali e collettive, sia in Italia che all’estero. Laureato in giurisprudenza presso la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali / Luiss di Roma nel 1991, ha condotto ricerche e insegnato in diverse università italiane e straniere. Dal 2006 è professore ordinario di diritto amministrativo presso l’Università degli Studi di Sassari. Nel 2010 ha fondato e diretto il Master in Diritto ed Economia per la Cultura e l’Arte / Deca master. Nel 2017 ha creato Sentieri Contemporanei, un palinsesto itinerante che promuove l’interazione tra arte, scienza e formazione. È anche membro del comitato scientifico della Fondazione No Man’s Land.

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