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Spiagge, un patrimonio da difendere e tutelare

Tecnici e operai al lavoro per la pulizia e la cura dei litorali, delle strade e del verde. Il Consorzio in campo contro l’uso improprio del marchio Costa Smeralda

Ci si potrebbe perdere tra le tantissime spiagge e le lingue di sabbia finissima che, nei venti chilometri di litorale che la Costa Smeralda accoglie nel suo territorio, fanno di questo lembo di terra sarda uno degli angoli più ricercati dagli amanti del mare e delle acque limpide. Un patrimonio di immenso valore che il Consorzio Costa Smeralda cura con competenza ed estrema attenzione, così come accade per il verde pubblico, le strade e tutti quei servizi di alta qualità che da sempre contraddistinguono la destinazione. Accade sia nelle aree private che in quelle pubbliche. In base alla nuova convenzione firmata con il Comune di Arzachena lo scorso anno, il Consorzio ora svolge ulteriori e importanti compiti di manutenzione ordinaria e straordinaria di strade, spiagge e illuminazione. Un piano della durata di 10 anni, per un investimento totale di 110 milioni di euro di risorse proprie, che punta ad aumentare i servizi e a rendere sempre più accogliente la Costa Smeralda. La pulizia e la costante manutenzione delle spiagge portata avanti dalle infaticabili squadre dei tecnici e degli operai del Consorzio, che iniziano i lavori di sgrossatura ad aprile per poi proseguire con la raccolta della posidonia e a fine stagione la sua ricollocazione nell’arenile secondo le norme di legge, consentono la fruizione di questi gioielli che rappresentano un’esperienza di vita ineguagliabile, una scintilla che accende l’anima e infonde l’amore per un’Isola che strega e rapisce dal primo sguardo. Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica, il Consorzio Costa Smeralda proseguirà la sostituzione dei punti luce per raggiungere una maggiore efficienza energetica attraverso la tecnologia a Led. Allo stesso tempo continuerà a garantire la pulizia, il rattoppo delle buche e, quando necessario, il rifacimento del manto delle strade. Ed è grande anche l’attenzione rivolta alla cura del verde pubblico, affiancata da un importante progetto programmato nel 2018 che prevede la realizzazione di 35 isole ecologiche a scomparsa. Nel frattempo, e in maniera sempre più decisa, il Consorzio continua la sua opera in difesa del nome della Costa Smeralda. Perché spesso la confusione e l’entusiasmo per la bellezza delle coste del nord est della Sardegna spingono i viaggiatori e i meno esperti, anche se non mancano gli addetti ai lavori che peccano nell’uso di un termine improprio, a definire tutte le spiagge di Olbia e Arzachena, spingendosi a volte anche oltre, come calette della Costa Smeralda. Il nome Costa Smeralda, per chi ancora non lo sapesse, è un marchio registrato. Ed è quindi nell’indisponibilità di chiunque lo volesse prendere in prestito per promuovere una qualsivoglia attività turistica o di servizio, se non preventivamente autorizzato dal Consorzio. Per questo gli uffici e i legali del Consorzio sono sempre molto attenti all’uso improprio del nome, un abuso intollerabile che arreca danni d’immagine ingenti al borgo smeraldino e ai suoi consorziati. Elencare tutte le spiagge di un territorio entrato nel mito potrebbe risultare un’operazione noiosa per i più aridi, ma non per i consorziati e i turisti innamorati della Sardegna: Pitrizza, Cala Liscia di Vacca, Liscia Renè, Cala della Ghiaia, Cala del Faro, Cala Granu, Cala de Flores, Cala Ginepro, Dolce Sposa, Spiaggia dei Gigli, Cala Romantica, Porto Paglia, Piccolo Pevero, Grande Pevero, Porto Nibani, Portu Liccia, Romazzino, Il Principe, Piccolo Romazzino, Fumagalli, La Celvia, Li Itriceddi chiamata anche Petra Niedda, Liscia Ruja, Cala Petra Ruja. E poi ancora altre bellissime, non curate dalle amorevoli attenzione del Consorzio, come Capriccioli, la Spiaggia del Pirata e dell’Elefante.

L.P.

Article by Mario Rossi

CS Journal è la voce ufficiale del Consorzio Costa Smeralda, edito per i propri associati e per l’indotto turistico che ogni anno affolla la Costa Smeralda. Un magazine formato tabloid che valorizza l’identità del Consorzio e tutte le realtà del territorio.