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Svelata la 18esima stagione della Fazioli Concert Hall

Un programma di dieci concerti di altissimo livello proposti dalla casa di Sacile per dimostrare come il pianoforte abbia ancora lunga vita davanti a sé

Il suono del pianoforte acustico custodisce una storia fatta di sfumature di incredibile fascino. Uno strumento che viene spesso definito immortale, come nessun altro. Dal passato, al presente, con lo sguardo al futuro utilizzato nei pezzi più belli di ogni genere musicale. Senza dimenticare che esistono aziende con il cuore italiano che investono fior di quattrini per rendere sempre più bello e tecnologico il re di tutti gli strumenti musicali. Tra queste c’è certamente la casa friulana di Sacile, Fazioli, fondata da Paolo Fazioli nel 1981, che in pochi anni è stata in grado di competere e in alcuni casi superare i migliori marchi al mondo conquistando il favore di pianisti del calibro di Herbie Hancock, Angela Hewitt e tanti altri. «Come costruttori di pianoforti ci interroghiamo ogni giorno sul futuro del nostro strumento” racconta Paolo Fazioli, presidente e fondatore di Fazioli Pianoforti e ideatore della Stagione della Fazioli Concert Hall, nel tracciare un parallelo tra l’attività produttiva e quella artistica dell’azienda. Fazioli è nata dalla sfida di dimostrare che il pianoforte non è uno strumento ancorato in modo passivo e indissolubile alla tradizione. Al contrario, può e deve essere soggetto a sviluppo tecnico-scientifico, senza che ciò significhi tradirne la storia». È proprio seguendo questa filosofia che è nato uno dei festival più apprezzati del panorama concertistico italiano arrivando quest’anno a proporre la 18esima stagione della Fazioli Concert Hall con un programma ricchissimo che vedrà il suo avvio il 2 novembre 2023 e terminerà con un gran finale venerdì 5 aprile.
Il sipario si alzerà giovedì 2 novembre con il ritorno a Sacile della grande pianista canadese Angela Hewitt che con il suo vasto repertorio, la tecnica raffinata e un calendario di concerti affollato al limite dell’immaginabile, occupa una posizione unica tra i più importanti interpreti contemporanei.
Un altro grande ritorno è previsto per venerdì 17 novembre: quello di Boris Giltburg, annoverato a buon diritto tra i più autorevoli interpreti contemporanei della musica di Rachmaninov.
Venerdì 1 dicembre approda a Sacile Anna Kravtchenko, pianista ucraina che ha iniziato la scalata del concertismo internazionale a soli 16 anni, con la vittoria nel 1992 del Concorso Busoni di Bolzano. Unica ospite della rassegna a brandire un violino anziché sedersi al pianoforte sarà la straordinaria Francesca Dego. L’eleganza del suo proverbiale portamento, capace di esaltarne ancora di più la tecnica ineccepibile, si accompagnerà alla ricca tavolozza timbrica, all’arte del fraseggio e alla rara intelligenza musicale di Alessandro Taverna. Due fuoriclasse che si sono incontrati per caso proprio su questo palco durante la pandemia e che venerdì 15 dicembre regaleranno un momento emblematico del loro sodalizio cameristico affrontando pagine di Clara Schumann, Johannes Brahms, Richard Strauss e Arnold Schönberg.
Il nuovo anno riparte all’insegna della nuova generazione, rappresentata in modo significativo dalla giapponese Yukine Kuroki. I giurati che le hanno assegnato il primo premio all’edizione 2022 del Concorso Internazionale Liszt di Utrecht ne hanno lodato il gusto per il suono, l’intensità emotiva, la freschezza e l’energia positiva. Qualità musicali e tecniche emerse con ancor più evidenza dopo il terzo posto conquistato al Concorso Rubinstein di Tel Aviv nell’aprile 2023. Liszt è un suo cavallo di battaglia ma non è l’unico autore che venerdì 19 gennaio ci consentirà di apprezzarla: in programma anche pagine di Mendelssohn e Tchaikovski.
Venerdì 2 febbraio potremo fare conoscenza con una vera e propria “scoperta”: il giovane Niu Niu, pianista cinese che dai primi studi al Conservatorio di Shanghai alla Juilliard School di New York, si è prima imposto come enfant prodige e studente modello, firmando a soli 9 anni un contratto con EMI Classics, per poi continuare a distinguersi nel panorama internazionale non solo come concertista ma anche come compositore e arrangiatore.
Annoverata di diritto nell’Olimpo pianistico mondiale, Ėliso Virsaladze, suonerà per la prima volta alla Fazioli Concert Hall venerdì 16 febbraio. Georgiana di nascita, porta il testimone di giganti della scuola pianistica russa quali Heinrich Neuhaus e Yakov Zak.
Venerdì 1 marzo sarà l’occasione per il secondo focus in stagione sulla musica di Rachmaninov, prezioso pretesto per conoscere due giovanissimi talenti, la giapponese Shio Okui e il russo Vsevolod Zavidov, entrambi formatisi alla Gnessins School of Music e al Conservatorio Tchaikovsky di Mosca.
Venerdì 22 marzo avremo modo di conoscere Alessandro Mazzamuto, pianista siciliano che ha attirato l’attenzione della critica in particolare dopo che Martha Argerich, al Concorso Busoni di Bolzano nel 2011 gli ha assegnato il prestigioso Premio Lodovici.
Il gran finale di venerdì 5 aprile vede protagonisti due assi del pianismo contemporaneo, già noti al nostro pubblico come solisti. L’ucraino Vadym Kholodenko e il russo Andrey Gugnin, che nel 2008 sono stati premiati come duo pianistico al Concorso di San Marino, si incontrano nuovamente per un’occasione dall’eloquente significato simbolico, affrontando un programma di incredibile intensità emotiva a quattro mani e due pianoforti.
Seguirà in primavera-estate, come di consueto, la rassegna dedicata ai giovani pianisti premiati da prestigiosi concorsi internazionali svoltisi su pianoforti Fazioli. È già in lavorazione, infatti, il programma di Winners 2024.

Davide Mosca

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