L’autore e direttore generale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossone presenterà il suo volume durante la rassegna di Porto Cervo Libri

Proseguono gli incontri con gli autori della rassegna di Porto Cervo Libri. Il 30 agosto alle 19:30 nella Sottopiazza Spiaggietta Paolo Liguori, già protagonista della rassegna con il suo ultimo libro Il terremoto della ricchezza: inchiesta sull’Irpiniagate,  intervisterà Ernesto Maria Ruffini, direttore generale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossone.

Ruffini porterà al centro il suo saggio “Uguali per Costituzione. Storia di un’utopia incompiuta dal 1948 ad oggi”. Un volume, pubblicato da Feltrinelli, che contiene una preziosa prefazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Come ha preso forma l’idea di uguaglianza nella nostra Costituzione e poi nella nostra vita repubblicana? È un argomento alquanto articolato. L’autore in questo caso racconta la grande storia di un’utopia, nata dai sogni, dalle speranze e dalle aspettative degli italiani alla fine della Seconda guerra mondiale, nei giorni della Liberazione e della stagione straordinaria durante la quale furono poste le basi della società di oggi.

Il prodotto dell’Assemblea costituente, scrive Ruffini, “non fu altro che la testimonianza del reciproco rispetto delle diverse idee di ciascun Costituente e, in ultima analisi, di ciascun cittadino. Perché anche nella possibilità di esprimere le nostre idee dobbiamo riconoscere di essere tutti uguali”. Oltre a quel momento fondamentale il libro offre vari spunti di riflessione sulle principali discussioni parlamentari che hanno accompagnato le leggi più significative della storia repubblicana dal 1948 ai nostri giorni.

Si va da quelle che hanno segnato l’avanzamento nel percorso di attuazione dell’uguaglianza sostanziale nel Paese a quelle che, invece, hanno portato a un rallentamento o una regressione rispetto alle conquiste che erano state ottenute in passato. Dopo quasi tre quarti di secolo di vita repubblicana,  oggi è possibile soffermarci a osservare la realtà di oggi in modo da stabilire se effettivamente questa società corrisponda alla visione emersa durante la stagione costituente. Solo così si potrà portare avanti un percorso che passa non solo per le leggi approvate dal Parlamento, ma anche per l’attività di coloro che prestano servizio nella pubblica amministrazione. È a loro “che il cittadino guarda quando si rivolge allo Stato”, perché il loro lavoro dà concretezza al principio di uguaglianza.

Riccardo Lo Re

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