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Vent’anni senza Alberto Sordi, Roma celebra l’artista nella sua casa-museo

La Fondazione Alberto Sordi per i giovani celebra l’attore con la mostra dedicata a tutta la sua cinematografia e al legame con il suo tempo

160 film. Collaborazioni con i migliori registi a livello italiano dal cinema autoriale alla commedia all’italiana. Un volto che ha accompagnato la crescita economica, il sogno e il benessere in un Paese che si stava riprendendo dalla guerra. Senza troppi giri di parole, stiamo parlando di Alberto Sordi. A vent’anni dalla sua scomparsa la città di Roma ha scelto di celebrarlo con una mostra inedita, in programma 22 settembre – 26 novembre 2023, realizzata e curata in ogni dettaglio dalla Fondazione Alberto Sordi per i giovani nella casa museo dedicata all’artista. Alberto Sordi e il suo tempo non è solo l’omaggio (più che dovuto) a uno dei maggiori interpreti del cinema italiano, ma è la perfetta rappresentazione della storia del Belpaese, tra vizi, virtù, sogni e fallimenti. Alberto Sordi è stato la maschera di una società piena di sfumature. I suoi personaggi sono noti a tutti: Onofrio del Grillo, il marchese che si crede… (beh ci siamo capiti); Guido Tersilli ne Il Medico della Mutua, un addetto al distributore di benzina in Un Italiano in America, Giovanni Vivaldi in Un Borghese Piccolo Piccolo. In mezzo ci sono inoltre grandi partecipazioni a film di straordinario valore. Non che quelli appena citati non siano da meno. Ma Sordi di fatto è riuscito a unire le storie popolari senza mai sacrificare una necessità impellente di fermarsi e riflettere.
I Vitelloni, Lo Sceicco Bianco di Federico Fellini; Addio alle Armi di Charles Vidor; La Grande Guerra di Mario Monicelli; Lo Scopone Scientifico di Luigi Comencini sono solo alcuni dei titoli di spicco in cui lo vediamo come protagonista.
Questa volta però la mostra, a cura di Alessandra Maria Sette, cercherà di mettere insieme la sua carriera professionale con le tappe he hanno segnato l’Italia contemporanea grazie all’Archivio Storico della Fondazione Museo Alberto Sordi e 13 archivi fotografici, pubblici e privati tra cui l’Archivio Luce, Teche Rai.
“Questa bella mostra è animata da un’idea semplice, quella di incrociare la figura di un grande italiano, che ha raccontato attraverso i suoi film il carattere e l’indole degli italiani, con la storia d’Italia. Sordi ha impersonato personaggi di ogni ceto sociale, di ogni colore politico, di ogni attitudine e con loro ha saputo raccontare il nostro Paese” ha dichiarato l’assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor.

Riccardo Lo Re

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