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Vhelade

Vhelade, la cantante millennials che ha incantato la Costa Smeralda

Vhelade Bale Mura è una cantante millennials dalla voce calda, penetrante, vellutata. Sul palco si muove con sinuosità e personalità. Ha una naturale inclinazione a dialogare con il pubblico e a coinvolgerlo nelle sue performance, come ha dimostrato in modo magistrale al concerto che ha tenuto al Waterfront Costa Smeralda la sera del 7 giugno.

Vhelade è figlia di uno zairese e di una sarda. Suo padre, TT Bale, è un musicista, cantante e coreografo. Sua madre, Tischy Mura, è una dj, performer e organizzatrice di eventi. L’arte è dunque nel Dna di Vhelade, che da sempre ha voluto rimarcare, anche nel cognome, quella che lei chiama la fusione di due mondi lontani: quello africano e quello italiano; anzi, come ci tiene a sottolineare, sardo.

Ma la sua indiscutibile bravura è anche dovuta all’abnegazione, allo studio dei testi e dei generi musicali, al duro lavoro in studio. Dal 2003 al 2014 ha lavorato in televisione, accanto a Pietro Chiambretti. Prima alla 7 nel programma “Markette”, poi a Canale 5 con i vari formati proposti dal conduttore piemontese: da Chiambretti Night a Chiambretti Grand Hotel. Vhedale cantava cover di grandi artisti, come Shade o Michael Jackson.

Quattro anni fa ha deciso che era arrivato il momento di cambiare vita. Ha cominciato a lavorare a un suo album e l’ha pubblicato con un titolo che dichiara tutto il suo amore per la Sardegna: “Afrosarda”.

Abbiamo chiacchierato con Vhelade Bale Mura durante il soundcheck del concerto, che ha riscosso un enorme successo. Gli attenti spettatori l’hanno più volta applaudita, anche dagli yacht ormeggiati alle spalle del palco del Watefront Costa Smeralda, e in molti hanno ballato travolti dalla passione della sua voce.

Accanto a Vhelade c’era la nonna, Grazia Ferretti, una donna di origini toscane che da 55 anni vive a Samugheo, paese di cui è originaria la madre della cantante. “Se conosco la Costa Smeralda? Assolutamente sì – risponde Vhelade -. Negli anni scorsi ho lavorato per un magnate di uno stato del Medio Oriente. E poi, da sarda quale sono, non posso non conoscere questo magnifico posto. Io sono nata a Milano, ma sono cresciuta a Cagliari e tutte le volte che torno in Sardegna, beh, mi torna l’accento sardo. Si sente?”.

Effettivamente, l’accento sardo si avverte (sul palco rivendicherà questa sua appartenenza) ma quando canta la sua voce assume tonalità talmente penetranti e intense da non tradire alcuna inflessione dialettale. “Sono nata da due genitori “pazzi” – dice la giovane -. Mio padre artista, mia madre anche. Sono stati pochissimo insieme; poi mia madre si è legata a un circense”.

Vhelade ha cominciato a “lavorare” da subito. “Ero bambina, facevo le pubblicità alla televisione, spettacoli per bambini; ho partecipato anche allo Zecchino d’Oro. Quando ho cominciato a fare la vita circense, cambiavo città e scuola ogni settimana! Sono diventata una contorsionista, ho fatto il trapezio. A 14 anni sono entrata a far parte di un coro gospel: ero con cinque americani, abbiamo fatto delle tournée. Sono state delle esperienze bellissime e molto formanti”.

Poi è arrivata la chiamata di Chiambretti. “E’ un grande professionista, super esigente – dice Vhelade -. Dovevo fare delle super cover: mi impegnavo tantissimo, leggevo, studiavo, cercavo di dare un tocco molto personale all’interpretazione dei brani. Curavo i dettagli in modo totalizzante. A un certo punto ho deciso che tutta questa energia dovevo usarla per me. Ho voluto mettermi in proprio e, con l’indipendenza, la mia vita è cambiata in meglio. Spesso mi sono detta che avrei dovuto farlo prima, ma evidentemente i tempi non erano maturi. Ogni cosa ha bisogna di fare il suo corso con calma”.

Nel giugno del 2017 è uscito l’album Afrosarda, che contiene 14 tracce ed è disponibile sugli store digitali e in vinile e Cd. “È stato un progetto concettuale e spirituale, per me è stata una magia” dice Vhelade, la millennials che piace ai millennials ma che si sente anche vicina alle generazioni meno giovani. Due mondi che convivono perfettamente in lei e che hanno incantato l’esigente e raffinata Costa Smeralda.

 

Article by Mario Rossi

CS Journal è la voce ufficiale del Consorzio Costa Smeralda, edito per i propri associati e per l’indotto turistico che ogni anno affolla la Costa Smeralda. Un magazine formato tabloid che valorizza l’identità del Consorzio e tutte le realtà del territorio.