L’autore e regista il 4 settembre presenterà il suo ultimo romanzo La condanna

Settembre inizia nel segno della cultura a Porto Cervo con due autori molto noti al pubblico di lettori. Il 4 settembre in Piazzetta Centrale ci sarà Walter Veltroni, già Sindaco di Roma e Ministro della Cultura. Un incontro che sicuramente fornirà ottimi spunti al pubblico con la conduzione della giornalista e scrittrice Virginia Saba, che accompagnerà i presenti tra le righe del suo ultimo romanzo, La Condanna. Veltroni, oltre a essere editorialista del Corriere della Sera, da tempo ha intrapreso una carriera in campo cinematografico come regista con 13 lavori al suo attivo.
Non solo. La sua storia si è intrecciata con quella della letteratura diventando uno scrittore a tempo pieno.
Grazie al suo stile e ai suoi contenuti ha conquistato prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Premio Giovenale, il Premio alla Carriera dell’Isola D’Elba ed il Premio Sergio Amidei alla Cultura Cinematografica. Ora Veltroni è in tour per la presentazione della sua ultimo racconto per Rizzoli “La Condanna”.
La storia si concentra sulla figura di Giovanni, ragazzo di ventiquattro anni che è riuscito a coronare il suo sogno: lavorare nella redazione di un quotidiano.
Intorno a sé, però, ha soltanto colleghi più anziani. Persone apatiche e in balia di un mestiere sempre più in crisi. L’unica eccezione è Sergio Fabiani, caposervizio della cultura, che gli affida il compito di produrre un pezzo su Donato Carretta, direttore del carcere di Regina Coeli, linciato violentemente dalla folla nel settembre 1944. Il reporter comincia così la sua inchiesta giornalistica e si immerge allora nella ricerca dei fatti. Lo farà con il sostegno, professionale e paterno di Fabiani. Un supporto essenziale per il ragazzo ci porta sui luoghi che furono teatro del fatto – il Palazzo di Giustizia, il Tevere, Regina Coeli.
Veltroni con questo libro mostra le testimonianze di chi ha visto e documentato quel massacro. Una ricostruzione che restituisce in un racconto vivido, crudo, reale. Chi era Carretta? Un fascista o un antifascista? Oppure uno della “zona grigia”? Con la cura tipica di un reporter e la penna affilata dello scrittore, Giovanni fa emergere la storia di una condanna controversa, brutale, di certo ingiusta.
Lo fa scavando tra le emozioni eche agitano la folla di quel settembre 1944 quando Roma fu liberata dal fascismo e dall’occupazione nazista. Ira e rabbia che si possono trovare, con dovuti distinguo, nelle relazioni di oggi e nella comunicazione che viaggia sui social. Walter Veltroni costruisce un romanzo intenso, capace di raccontare un passato di stretta attualità che riflette, in un modo o nell’atlro, il presente in cui viviamo.

Riccardo Lo Re

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